mercoledì 11 aprile 2012

Namco, un'altra casa Giapponese che amiamo.

Siamo nel 1955. A Tokyo Masaya Nakamura fonda la Nakamura Manufacturing Ltd.
Similarmente ad altri produttori di videogames anch'essa inizia con la vendita e l'installazione di attrezzature da Amusement per bambini in grandi centri commerciali.

La vera svolta però avviene nel 1974 con l'acquisizione della Atari Corporation Of Japan, casa che era stata messa in vendita a causa delle pressanti richieste dei creditori. Anche la Sega tentò l'acquisto ma l'offerta di
Masaya si rivelò più alta.
Da quel momento in poi la Nakamura Manufacturing crebbe in modo esponenziale, occupandosi sia della distribuzione dei titoli Atari in giappone sia dello sviluppo di nuovi eccitanti coin-op prodotti in proprio. Nel 1977 la Nakamura cambiò la propria ragione sociale in Namco LTD.

L'esordio in sala giochi avvenne nel 1977 con Shoot Away, un cabinato a proiezione dotato di ben due light gun. Il primo vero videogioco da sala fu però Gee Bee nel 1978. Seguì un anno dopo Galaxian, un titolo che innovava il concept di Space Invaders e si andava a posizionare stabilmente nel cuore degli shooters-fan.
Il 1980 rimarrà comunque l'anno più importante per la casa di Tokyo. In quel periodo infatti vedrà la luce Pac Man, un coin-op che avrà un successo planetario e influenzerà pesantemente non solo il mondo videoludico ma anche la way of life mondiale.

Lungimirantemente i guadagni ottenuti con Pac Man vennero subito reinvestiti, permettendo la creazione di nuovi giochi d'alta qualità come Pole Position, Dig Dug e Xevious.

 

  Questo enorme successo attirò le attenzioni delle grandi case produttrici di console, in particolare della Nintendo che si assicurò i giochi Namco per il Nintendo Entertainment System.
Il successo delle due società andò quindi di pari passo per molti anni, fino al 1989.
In quell'anno arrivò a conclusione il rapporto commerciale fra Namco e Nintendo e bisognava decidere se sottoscrivere un nuovo contratto.
Le nuove clausole contrattuali scontentarono però Nakamura che rimase indeciso sul da farsi.
Dopo un confronto legale si arrivò ad un accordo ma oramai i rapporti erano compromessi.
Namco cominciò allora a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo partner che le potesse permettere di rafforzare la posizione ottenuta nel divertimento videoludico.
Grazie a coin op come Winning Run e Ridge Racer, Nakamura attirò le attenzioni di Sony che guarda caso usciva da una collaborazione fallimentare con la Nintendo.

Tutto ciò porterà a un lungo e fruttuoso sodalizio che darà vita a capolavori come Tekken, Soul Edge e Ridge Racer Revolution e inoltre permetterà la creazione della scheda Coin-Op System 11, basata su Hardware Playstation.

Ancora oggi la Namco mantiene senza sforzo un posto d'elite fra le software house più attive con serie di grande successo come Tekken, Soul Calibur, Ridge Racer, Time Crisis, Tales Of Phantasia e Ace Combat.

Bisogna inoltre ricordare che dal 2005 la Namco si è fusa con la Bandai in Namco Bandai Holdings.

E la storia continua.

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