domenica 10 gennaio 2010

Recensione - Star Raiders - Atari - 1979



Star Raiders ha colpito al cuore milioni di giocatori nel 1979, anno della sua uscita. Vediamo in dettaglio come il prodotto Atari riuscì a influenzare l’home entertainment generando decine di cloni su vari sistemi.
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Antefatto…..
Nel Marzo del 2007 durante il Game Developers Conference di San Francisco un comitato promotore guidato da Henry Lowood dell'Università di Stanford, ha proposto l’inclusione nella Libreria Del Congresso di una lista fra i 10 videogiochi più importanti della storia elettroludica. Fra gli esperti capaci di compilare una classifica così importante vi erano anche Matteo Bittanti e Warren Spector. Questa inclusione sarebbe necessaria a preservare i giochi fondamentali alla stregua di un libro o di un film. E il First Person Space Shooter Star Raiders faceva parte di quella lista.



Ma cos’è Star Raiders?
E’ un esempio di arcaico space shooter in prima persona. Non fu il primo esempio del genere ma si distinse per la tecnica sopraffina e per i controlli complessi della navicella. La visuale come già accennato è in prima persona e ciò che riusciamo a scorgere sullo schermo è la dashboard della navicella e l’"esterno", rappresentato dal vuoto cosmico e dalle costellazioni.
L’obiettivo del giocatore è la distruzione completa della malvagia flotta Zylon, operazione che dovremo condurre completamente in solitaria. La complessità del programma è evidenziata in tanti particolari, per esempio, dovremo controllare il livello del carburante sul HUD, dato che i nostri spostamenti esigeranno quantità di combustibile proporzionali alle distanze e alle velocità di crociera. Inoltre, sarà necessario tenere d’occhio i danni strutturali della navicella, dato che ogni parte del velivolo risentirà dei proiettili nemici, costringendoci in tale eventualità a navigare in condizioni precarie o magari dovendo fare a meno del computer di bordo o delle armi. Un’altra caratteristica di Star Raiders è data dalla Galactic Chart. La GC non è altro che una mappa galattica e grazie a essa è possibile spostarsi rapidamente da un settore ad un altro utilizzando un cursore e attivando la velocità HyperWarp, detta in italiano Iperspazio.
Ma arriviamo al cuore del programma: Gli scontri con le navicelle Zylon; Diciamo innanzitutto che affrontare tre o persino quattro avversari contemporaneamente è molto gratificante. Nonostante la nostra spaceship sia fornita di scudi, è necessaria una oculata gestione degli stessi, dato che non resisteranno a lungo agli attacchi avversari. La possibilità tramite la tastiera Atari di selezionare un velocità di avanzamento della nostra navicella aiuta nello schivare i proiettili nemici. Come già accennato, la nostra nave consuma carburante e si danneggia ma per fortuna sono presenti nella Mappa Galattica delle basi di appoggio alleate. Grazie a esse è possibile rifornire o riparare il nostro velivolo e dato che questi Headquarters sono fondamentali nell’economia della missione, sarà bene difenderli dagli attacchi nemici.

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Gameplay Efficace.
A livello di gameplay bisogna soffermarsi sui controlli.
E’ indubbio che un prodotto di questa complessità abbia bisogno di periferiche adeguate e nel caso di un fortunato utente capace di recuperare un Computer Atari 8 Bit con joystick non vi saranno problemi. Lo stick originale è ottimo per i giochi come questo che necessitano di notevole precisione ma ovviamente ci sarà bisogno anche della tastiera per i controlli secondari. Comunque sia non ci sono problemi nell’utilizzo congiunto delle due periferiche e in caso di utilizzo su piattaforma emulatoria è facilmente configurabile la tastiera con un pad.

Tecnica e Conclusioni
Che dire ancora di questo Star Raiders? Tecnicamente è ineccepibile. Fluidissimo e veloce e con effetti sonori realistici, è probabilmente uno degli esempi di miglior programmazione 8 Bit in assoluto, tant’è che anche su C64 esistono diversi cloni. A dirla tutta cloni di questo gioco ne esistono per tante piattaforme, basti citare Warpspeed per Megadrive o Star Voyager per Nes. Inoltre è comprovata l’influenza che questo titolo ha avuto su capolavori come Wing Commander o Elite. La sua inclusione nella classifica dei 10 giochi più importanti della storia ha certamente creato non poche polemiche tra i videogamers, è bene però puntualizzare che molti dei suoi “detrattori a priori” non l’hanno nemmeno mai visto all’opera, cosa che aumenta il nostro orgoglio nell'averci giocato 20 anni fa.

Voto: 9/10

4 commenti:

  1. E' inutile..mi ricordo io e il mio Atari XE e l infinito caricamento del nastro per giocare a questa meraviglia...una bomba super innovativa solo per la funzionalità pseudo 3D che dava al giocatore..in effetti,e indubbiamente,il precursore di tutto cio' che in un vicino futuro ci avrebbe detto "PERDITI NEL MIO MONDO!"
    GRAZIE ATARI!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Mamma mia, non avevo mai sentito parlar prima di questo gioco... ci sono ancora molte lacune da colmare nella mia "carriera videoludica"!

    Però ricordo di aver giocato con un clone su C-64, da una di quelle famigerate cassettine vendute in edicola...

    Ottima recensione, Ran! Hai notato che le navi nemiche ricordano un pò i Tie-Fighters di Star Wars?

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  3. Si,in effetti ricordano vagamente i Tie-fighters...ma non scherzate con la Forza...parola di Jedi

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